Il 26 ottobre, l’Alcatraz di Milano ha ospitato un evento che ha fatto la gioia dei fan dei Jet: una celebrazione del ventesimo anniversario del loro album di culto “Get Born”. L’atmosfera era quella di una grande festa, con un pubblico entusiasta che ha cantato a squarciagola tutti i brani più famosi della band australiana.
Un ponte tra passato e presente
La serata è stata un vero e proprio viaggio nel tempo. L’esecuzione integrale di “Get Born” ha riportato tutti ai primi anni 2000, quando le radio trasmettevano in loop hit come “Are You Gonna Be My Girl?” e “Rollover DJ”. Ma il concerto non è stato solo un nostalgico ritorno al passato. La presenza di Nic Cester e la sua profonda connessione con la scena musicale milanese hanno conferito all’evento un sapore unico, creando un ponte tra la storia dei Jet e la vibrante realtà musicale del capoluogo lombardo.
La scena milanese e i Jet
Milano, da anni, è la casa di Nic Cester, che ha saputo intrecciare i suoi progetti musicali con la realtà locale. La scelta di aprire la serata con gli I Hate My Village, una delle band più interessanti della scena rock milanese, è stata una mossa azzeccata, che ha sottolineato il legame tra Cester e il panorama musicale italiano.
Un’esibizione indimenticabile
I Jet hanno dimostrato di essere ancora una band in grande forma, capace di coinvolgere il pubblico con la sua energia e la sua professionalità. Nonostante alcuni momenti di minore intensità durante l’esecuzione completa di “Get Born”, la performance complessiva è stata più che soddisfacente.
Un futuro da scrivere
Al termine del concerto, Nic Cester ha sottolineato come questo evento rappresenti un punto di svolta nella sua carriera, un ponte tra il passato dei Jet, il suo presente milanese e il suo futuro. Che cosa ci riserverà il futuro? Solo il tempo potrà dirlo, ma una cosa è certa: la passione per la musica e il desiderio di creare continuano ad animare questo artista straordinario.
Il concerto dei Jet all’Alcatraz è stato un’esperienza indimenticabile per tutti i presenti. Un tuffo nel passato, un omaggio a un album che ha fatto la storia della musica rock, e un’occasione per celebrare la vitalità della scena musicale milanese.