Dargen D’Amico @ Auditorium Parco della Musica (Roma, 08/10/2024)

Per citare il noto psicanalista italiano Massimo Recalcati, gli esseri umani sono fatti di parole. Le parole hanno un potere magico sulle persone sotto diversi punti di vista. Sulla scia di questo simbolismo, potremmo dare un valore psicanalitico alla giacca di carta che il rapper Dargen D’Amico ha sfoggiato durante la prima data del suo tour nei teatri che ha trovato casa all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Dargen, come infatti ci suggerisce il suo costume di scena, lavora con le parole. Parole che il rapper sa dosare e declinare in diversi contesti e mood. Così è stata strutturata la sua scaletta teatrale che ha proposto i suoi cavalli di battaglia sanremesi, “Dove si balla” e “Onda alta”, amalgamati a pezzi inediti e a vecchi tormentoni che qualsiasi fan ricorda con affetto.

Il concerto ha avuto un’impostazione di alta qualità soprattutto nella scelta dei musicisti che hanno accompagnato Dargen nella sua esibizione: si è percepita una cura artigianale del suono e la volontà di offrire al pubblico un punto d’osservazione inedito sulla carriera del rapper. Diciamolo chiaramente, questa formula conteneva potenzialmente il rischio di impolverare Dargen sotto una veste di autorità o di dinosauro del rap italiano in cerca di autocelebrazione. Da spettatori, possiamo assicurarvi che siamo stati invece sorpresi dalla personalizzazione, in senso letterale, di questo live show in uno dei luoghi culturali più autorevoli della Capitale: l’artista ha mantenuto il suo mood e attitudine scherzando spesso con la platea e interagendo attivamente con il pubblico, che dapprincipio sembrava freddino ma che si è poi scaldato dopo l’arrivo dei primi pezzi ritmati.

Tra i pezzi più apprezzati ci sono stati anche quelli del suo penultimo disco, “Nessuno nei sogni è monogamo” pubblicato nel 2022, come “Patatine”, “Ubriaco di te” e La Bambola, quest’ultimo pezzo chiaramente una rivisitazione del grande successo di Patty Pravo. Dell’ultimo album, “Ciao America”, pubblicato lo scorso febbraio, ci ha colpito la performance su “Patto di sangue” e “6 di sera”. Questi due brani, in particolare “6 di sera”, s’incastonano all’interno di una riflessione sulla realtà contemporanea, caratterizzata da incertezze e contraddizioni. In un’intervista, Dargen ha descritto il suo ultimo album come una “fotografia del mondo attuale”.

Questo tour nei teatri di Dargen rappresenta una grande sfida per il rapper che nella sua data inaugurale ha presentato uno spettacolo divertente e emotivamente coinvolgente mescolando ironia e riflessione sui grandi temi dell’attualità, dimostrato da una sua lapidaria frase pronunciata dal palco: “Non pensavate, eh, che i musicisti fossero tanto bravi vestiti così? Ricordatevi di non giudicare mai un libro dalla copertina. Anzi, ricordatevi, in particolar modo, di non giudicare mai”.