Marlene Kuntz @ Monk (Roma, 04/09/2024)

Adattando un celebre verso della poetessa Saffo, davanti all’incessante esibizione di Cristiano Godano e il resto dei Marlene Kuntz, potremmo dire che “finché in loro ci sarà respiro, canteranno e suoneranno”.

La sensazione di chi ha assistito al live della prima data della loro tre giorni romana al Monk, storica venue della musica dal vivo della Capitale, è stata proprio questa: il tempo si è fermato agli anni ’90, in particolare a quel maggio 1994 quando i Marlene Kuntz pubblicarono il loro primo disco, creando una pietra miliare del rock italiano e influenzando profondamente la scena musicale indipendente nostrana.

Come ha specificato Godano dal palco, “l’ultima Festa del Cazzo” è un concerto che “vuole celebrare i trent’anni di Catartica” e il live è stato concepito per essere “una fotografia di quel periodo”. Godano parla poco sotto i riflettori, lasciando che sia la musica a comunicare, e il rapporto con il pubblico si è trasformato in un gioco di sguardi e suoni. Con lui, sul palco, anche il chitarrista Riccardo Tesio, il bassista Luca “Lagash” Saporiti, il polistrumentista Davide Arneodo e il batterista Sergio Carnevale.

La prima data di questo evento ha attirato molti fan dei Marlene Kuntz, coevi all’epoca degli esordi musicali della band. Parlando con loro, ci hanno detto di essere stati molto soddisfatti della performance musicale e che “in giro non c’è oggi una band italiana simile”.

Il rischio di tali eventi celebrativi è spesso quello di imbalsamare o rievocare polverosamente un passato inevitabilmente superato dal presente. Tuttavia, con sorpresa, tali preoccupazioni sono state completamente fugate da una performance di altissimo livello che ha trasportato gli spettatori in un’altra dimensione temporale. La bravura e l’intensità musicale dei Marlene Kuntz ha annullato la durata oggettiva del concerto in un battito di ciglia, giungendo al termine senza che ce ne accorgessimo. E, riflettendoci bene, è così che ci si sente davanti a uno spettacolo di alta qualità.

I Marlene Kuntz hanno suonato i pezzi contenuti appunto in “Catartica” e altri cavalli di battaglia contenuti in altri lavori. Per citarne alcuni: “Trasudamerica”, “Ineluttabile”, “Sonica”, “Come stavamo ieri”; il brano che ci ha catturato di più – è ovviamente un nostro parere personale – è stato “Nuotando nell’aria”. L’arrangiamento live di tale canzone ci ha fatto emozionare e vibrare ricordi adolescenziali sopiti. Come ben sanno i supporter dei Marlene, “Nuotando nell’aria è uno dei brani più iconici di “Catartica” che ha guadagnato notevole popolarità poiché fece parte della colonna sonora del film cult “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore Enrico Brizzi.

Per concludere questo nostro excursus della prima data romana, la serata è stata un vero e proprio tuffo nel passato, con i Marlene Kuntz che hanno saputo rievocare l’energia e la passione dei loro primi anni, offrendo al pubblico un’esperienza indimenticabile.